Poichè la Terra ha circa 4,5 miliardi di anni e ha subito diverse glaciazioni nel corso della sua storia, non è assolutamente possibile conoscere con precisione nè ipotizzare il clima degli ultimi secoli nè tantomeno le sue variazioni, pertanto non ci sono prove del Riscaldamento Globale.
Prima Obiezione
Questa è sicuramente la più importante e diffusa obiezione che spesso gli scienziati del Clima si sentono ripetere sia sull’esistenza del problema sia sulla sua origine antropica.
Tale obiezione è corroborata dalla – falsa – credenza che l’unico modello di stima, di analisi e di previsione dell’evoluzione climatica sia fondamentalmente un sistema computerizzato di analisi previsionale con un livello di aleatorietà insito in se stesso.
Nonostante questa obiezione si annoveri sicuramente tra quelle che hanno avuto e hanno tuttora maggior diffusione, è altrettanto certamente la più semplice da contestare.
Anzitutto le conclusioni sul Riscaldamento Globale non si basano su un modello previsionale computerizzato, alla stregua di quello che si utilizza per effettuare le previsioni del tempo.
Tempo e Clima sono concetti estremamente differenti, il prof. Mercalli lo ribadiva proprio poco tempo fa in una trasmissione televisiva.
Con il termine “Tempo” si intende lo stato della sola atmosfera e la sua variabilità durante periodi che possono variare da pochi minuti ad al massimo qualche settimana.
Un singolo evento, come ad esempio un temporale, un’ondata di caldo o il passaggio di un fronte freddo, equivale ad una specifica situazione meteorologica e di per sè non indica nulla di più del fenomeno stesso.
Il Clima invece possiamo definirlo come l’insieme di tutti i processi meteorologici in un determinato luogo su un periodo di diversi decenni.
Per definizione, descrive le condizioni meteorologiche medie e la variabilità di grandezze come la temperatura e le precipitazioni in una determinata regione su un periodo di 30 anni.
Il Clima anzi, il Sistema Climatico della Terra non comprende solo l’atmosfera (l’aria), ma anche l’idrosfera (l’acqua), la criosfera (i ghiacci e i ghiacciai), la litosfera (il suolo), la biosfera (gli esseri viventi) ed i processi tra queste sfere.
Il sistema climatico cambia a seguito della propria dinamica, ma anche a causa di fattori d’influsso naturali come le eruzioni vulcaniche, le variazioni della radiazione solare come pure a causa delle attività umane.
Il clima di una regione non è dunque la situazione meteorologica “media” o una statistica dei valori di riferimento; si prendono in considerazione anche i valori “estremi” in quanto essi descrivono i limiti entro i quali può variare la situazione meteorologica di tale regione.
Certamente la registrazione della temperatura superficiale è la prova più semplice e per farlo si usano questi due sistemi
La semplice conoscenza di questi valori indicano un rialzo significativo delle temperature ma ciò non basta agli Scienziati del Clima per trarre la conclusione sull’effettivo Riscaldamento Climatico.
Pertanto, per andare in profondità essi prendono in considerazione altri indicatori scientifici, come ad esempio:
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- Radiosonde (oltre 1100 sonde meteorologiche nel mondo di cui 8 in italia) 121.
Tutti questi indicatori e tutte le osservazioni empiriche ci confermano inequivocabilmente che la Terra si sta drammaticamente surriscaldando.
Purtroppo non ci sono dubbi su questo.
Note:
- “Novara Cameri, Cuneo, Bologna S.Pietro Capofiume, Udine, Roma, Cagliari, Lecce Galatina e Trapani. Si tratta di un grosso pallone, del tutto simile a quelli dei bambini. Il pallone, del diametro di circa 2 metri o più a seconda del tipo di sonda, viene gonfiato solitamente ad elio, gas nobile molto leggero che consente così di innalzare fino a oltre 20000 m, una volta rilasciato, il pallone e la radiosonda. La radiosonda, nella versione base, la più diffusa, misura temperatura, umidità e pressione. I dati di vento e di altezza vengono poi calcolati tramite un sistema di posizionamento, solitamente al giorno d’oggi l’americano GPS alla base dei navigatori che ormai tutti usiamo[↩]